Le opere di Cesco Magnolato

1984 – Maria Masau Dan: “Dal realismo alla rappresentazione dell’inconscio”

“Al centro del suo interesse troviamo sempre il rapporto uomo-natura, inteso come lotta eterna e disperata tra due forze impari: per la rappresentazione di essa, tuttavia, Magnolato attinge alla sfera onirica, per cui ne risultano visioni filtrate ed evanescenti, e le figure, sommerse dall’intrico vegetale di cui si intessono le immagini – figure che si riducono spesso a grandi volti atterriti e urlanti – non riescono a farci udire le loro voci, sovrastate dalla musicalità delle linee che si frappongono. E’ per mezzo di queste che l’arte di Cesco Magnolato diventa pura astrazione e la cruda realtà terrestre da cui egli trae spunti si smaterializza, si scioglie: di volta in volta esse possono sembrare scie luminose, veli sollevati dal vento, mari di canne o ciuffi d’erba, e comunque sono presenze labili e inconsistenti o, meglio, simboli, ma anche vera essenza del suo discorso, partito da molto lontano sul terreno del realismo e approdato, attraverso un serio e rigoroso lavoro sperimentale, ad una suggestiva rappresentazione dell’inconscio.”