Espressionismo Esistenzialismo Astrattismo

1991 – Mario Morales: “La natura vivificata e trasfigurata di Magnolato”:

“Nell’operazione pittorica di Cesco Magnolato la realtà rappresentativa si è quasi sempre identificata con l’uomo, scandagliato nella sua intimità e perciò oggetto di indagine psicologica. Ne derivano risultati emozionali nei quali e per i quali la natura, vivificata e trasfigurata, si eleva fin quasi ad umanizzarsi. Vi è pertanto un conseguente conflitto tra soggetto ed oggetto che ti dà il senso dell’inquietudine e nel contempo la tensione ad illusioni di quiete e di appagamento.

Nella sua tematica si riscontra il sottofondo di una cultura nordica che va dal nascente romanticismo dello Sturm und Drang all’esistenzialismo del Kierkegaard. Di una cultura, le cui fonti s’identificano altresì con la spontanea immediatezza e la significante simbologia dell’espressionismo e nelle cui linfe vitali si riscontrano le motivazioni liberatorie dell’astrattismo. Nell’interpretazione della realtà le immagini, nate da un iniziale stimolo di rappresentazione, progressivamente si trasfigurano in soluzioni essenziali e trascendenti l’oggettività.

Il senso del concreto è tuttavia sempre presente in una figurazione che tende a scavare nell’intimo della realtà ambientale ed umana per sottolineare l’inane tentativo di violarne il mistero più che la presunzione di scoprirne l’essenza. Da ciò quella vena di pessimismo che distingue il Magnolato dalle agevoli posizioni del Vedutismo veneto, ma che gli conferisce il particolare tocco di originalità’ di un inconfondibile linguaggio estetico che si esprime in una mitica simbiosi tra l’uomo e la natura evocanti le poetiche visioni metamorfiche di ovidiana memoria.”